Introduzione
allo STRETCHING
Il più
discusso e il più snobbato amico degli sportivi e non solo
Chiunque di
voi avrà sicuramente sentito parlare dello STRETCHING, molti lo avranno
praticato e molti lo riscopriranno dopo questo articolo.
Se ne sentono di
tutti i colori, chi lo ama e chi lo odia, chi lo ritiene miracoloso e chi una
perdita di tempo.
Io rientro
nella categoria di chi lo considera indispensabile e lo testimoniano le
esperienze che ho quotidianamente con i miei clienti durante i trattamenti di
correzione posturale, di personal training e persino con i massaggi e la
massoterapia.
Fare stretching
significa lavorare sulla muscoltura, significa prendersi cura di noi stessi e
quindi imparare a conoscere come siamo fatti.
E’ una
pratica che può essere dolce e rilassante, può correggere vizi posturali,
migliorare le prestazioni sportive e diminuire o far scomparire molti dolori
muscolo-scheletrici.
Cos’è lo stretching?
Lo stretching
è un insieme di esercizi fisici finalizzati al miglioramento dell’elasticità
muscolare che lavorano direttamente sull’allungamento della muscolatura e sulla
mobilità articolare.
A cosa serve? Previene gli infortuni?
Aumentare la
lunghezza e l’elasticità muscolare può migliorare nettamente la prestazione
atletica permettendo a tutto il muscolo di contrarsi sfruttando il maggior
numero di fibre muscolari. In oltre un muscolo più elastico diminuisce il
rischio di infortuni quali: stiramenti, strappi, tendiniti, tenosinoviti,
borsiti e infiammazioni a carico del sistema muscolo scheletrico. Al contrario
una muscolatura corta e tesa porta a trazioni scorrette a livello della
struttura scheletrica con un impatto negativo sulla postura e sulla rigidità
articolare.
Va fatto prima o dopo l’attività
fisica?
Un
allungamento muscolare leggero prima dell’attività fisica aiuta a richiamare
sangue all’interno del muscolo e ne aumenta la temperatura preparandolo all’attività
fisica.
Dopo lo
sport invece lo stretching aiuta a recuperare la lunghezza muscolare corretta,
diminuendo la possibilità di crampi e favorendo un recupero e un riassorbimento
di acido lattico più veloce.
Devo sentire male quando lo faccio?
Quando
mettiamo un muscolo in tensione è normale avere una sensazione fastidiosa a
livello del muscolo stesso. Quello che dobbiamo sentire deve essere però una
sensazione sopportabile e mantenibile per un periodo di tempo specifico.
Quanto devo mantenere la posizione?
Se parliamo
di pre attività fisica possono bastare una ventina di secondi. Se stiamo
lavorando sul post attività e sulla correzione posturale dobbiamo mantenere la
posizione almeno 1 minuto affinchè l’allungamento abbia efficacia duratura nel
tempo e vada davvero ad allungare le singole fibre muscolari.
Che differenza c’è tra stretching passivo
e attivo?
Quello attivo è eseguito in prima persona
mentre in quello passivo vi è l’intervento di un’altra persona che aiuta il
mantenimento della posizione. All’allungamento possono essere poi associate
delle contrazioni muscolari che aiutano a rendere ancora più efficace l’allungamento
muscolare stesso come nel caso del PNF.
Posso infortunarmi facendo
stretching?
Un allungamento
troppo veloce o una posizione estrema mantenuta anche se sentiamo dolore
possono certamente creare di problemi quali stiramenti e contratture.
L’allungamento
deve essere dolce e graduale, non abbiate fretta!!!
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