martedì 7 aprile 2015

Introduzione allo Stretching

Introduzione allo STRETCHING
Il più discusso e il più snobbato amico degli sportivi e non solo


Chiunque di voi avrà sicuramente sentito parlare dello STRETCHING, molti lo avranno praticato e molti lo riscopriranno dopo questo articolo.
Se ne sentono di tutti i colori, chi lo ama e chi lo odia, chi lo ritiene miracoloso e chi una perdita di tempo.
Io rientro nella categoria di chi lo considera indispensabile e lo testimoniano le esperienze che ho quotidianamente con i miei clienti durante i trattamenti di correzione posturale, di personal training e persino con i massaggi e la massoterapia.
Fare stretching significa lavorare sulla muscoltura, significa prendersi cura di noi stessi e quindi imparare a conoscere come siamo fatti.
E’ una pratica che può essere dolce e rilassante, può correggere vizi posturali, migliorare le prestazioni sportive e diminuire o far scomparire molti dolori muscolo-scheletrici.

Cos’è lo stretching?
Lo stretching è un insieme di esercizi fisici finalizzati al miglioramento dell’elasticità muscolare che lavorano direttamente sull’allungamento della muscolatura e sulla mobilità articolare.

A cosa serve? Previene gli infortuni?
Aumentare la lunghezza e l’elasticità muscolare può migliorare nettamente la prestazione atletica permettendo a tutto il muscolo di contrarsi sfruttando il maggior numero di fibre muscolari. In oltre un muscolo più elastico diminuisce il rischio di infortuni quali: stiramenti, strappi, tendiniti, tenosinoviti, borsiti e infiammazioni a carico del sistema muscolo scheletrico. Al contrario una muscolatura corta e tesa porta a trazioni scorrette a livello della struttura scheletrica con un impatto negativo sulla postura e sulla rigidità articolare.

Va fatto prima o dopo l’attività fisica?
Un allungamento muscolare leggero prima dell’attività fisica aiuta a richiamare sangue all’interno del muscolo e ne aumenta la temperatura preparandolo all’attività fisica.
Dopo lo sport invece lo stretching aiuta a recuperare la lunghezza muscolare corretta, diminuendo la possibilità di crampi e favorendo un recupero e un riassorbimento di acido lattico più veloce.

Devo sentire male quando lo faccio?
Quando mettiamo un muscolo in tensione è normale avere una sensazione fastidiosa a livello del muscolo stesso. Quello che dobbiamo sentire deve essere però una sensazione sopportabile e mantenibile per un periodo di tempo specifico.

Quanto devo mantenere la posizione?
Se parliamo di pre attività fisica possono bastare una ventina di secondi. Se stiamo lavorando sul post attività e sulla correzione posturale dobbiamo mantenere la posizione almeno 1 minuto affinchè l’allungamento abbia efficacia duratura nel tempo e vada davvero ad allungare le singole fibre muscolari.

Che differenza c’è tra stretching passivo e attivo?
Quello attivo è eseguito in prima persona mentre in quello passivo vi è l’intervento di un’altra persona che aiuta il mantenimento della posizione. All’allungamento possono essere poi associate delle contrazioni muscolari che aiutano a rendere ancora più efficace l’allungamento muscolare stesso come nel caso del PNF.

Posso infortunarmi facendo stretching?
Un allungamento troppo veloce o una posizione estrema mantenuta anche se sentiamo dolore possono certamente creare di problemi quali stiramenti e contratture.
L’allungamento deve essere dolce e graduale, non abbiate fretta!!!




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